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2 GIUGNO: LA FESTA DEGLI ITALIANI

  • Alessia Maria Di Biase
  • 12 lug 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Il 2 Giugno 1946 è il giorno in cui gli Italiani hanno scelto di scegliere, votando la Repubblica a discapito della Monarchia.

E’ il giorno in cui abbiamo scelto di condividere la cosa pubblica (res-publica) e di sottrarre il potere accentratore al Re unico sovrano.

Oggi è la festa di tutti gli Italiani, una festa iniziata con il referendum e siglata con l’approvazione della Costituzione. L’intento e la speranza erano quelli di creare un sistema sociale basato sulla democrazia, sull’uguaglianza, diritti e doveri, uno Stato al servizio del cittadino e non un cittadino "servo” del potere.


Indubbiamente la scelta della Repubblica è stata di fondamentale importanza per la crescita del nostro Paese, eppure, a volte, qualcuno ancora rimpiange incredibilmente i giorni della dittatura dove "uno decideva per tutti", perché il diritto di scelta è tanto bello quanto difficile da concretizzare, se lasciato nelle mani sbagliate.

Scegliere vuol dire prendersi la responsabilità di decidere, di esprimere un’idea, abbracciare una strada piuttosto che un’altra e quando si compie la scelta giusta, inevitabilmente si prende qualcosa per lasciare qualcos’altro.

Purtroppo, le cose non vanno sempre così e l’impressione che tutti abbiamo sempre più frequentemente è che, chi ci governa, quando compie una scelta che dovrebbe essere fatta nell’esclusivo interesse del popolo, prende tutto per sé non lasciando niente per gli altri.

Quante volte il bene pubblico viene usato male, troppo, strumentalizzato o addirittura sprecato, tutto questo è storia, cronaca, attualità e quasi non ci stupiamo più di sentirlo.

Ma il referendum del 1946 non è stato solo il momento di un cambiamento radicale per il Paese, ma anche il primo al quale le donne (che avevano da poco conquistato il diritto di voto) hanno partecipato.

Anche su questo fronte, però, non si può dire che la democrazia abbia davvero vinto, perché se sulla carta non c’è più alcuna differenza tra uomo e donna, nella vita reale le donne sono ancora vittime di molti pregiudizi e disuguaglianze.

E allora ha ragione chi rimpiange l’epoca di Mussolini?

Assolutamente no, perché la dittatura non ha mai giovato a nessuno.

E’ verò, c’è ancora tanto da fare per conferire piena dignità alla nostra Repubblica, ma questo, ora, non dipende più dalla possibilità di farlo ma solo dalla nostra volontà di realizzarlo.


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