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VINCERO'

  • Alessia Maria Di Biase
  • 31 ago 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Tra qualche mese l’America avrà il suo nuovo presidente come tutti ormai sappiamo visto che, dal dilagarsi delle notizie riguardo la campagna elettorale, sembra quasi che le elezioni debbano avvenire in casa nostra.


Non passa giorno in cui i giornali non dedichino quanto meno un breve trafiletto tra lo scontro infuocato tra Hillary Clinton, candidata democratica fortemente appoggiata dal Presidente uscente Obama e il candidato repubblicano Donald Trump.

I candidati presidenti, se le stanno cantando di tutti i colori e da quando i sondaggi non fanno che ridurre le distanze tra i due, i nervi diventano sempre più tesi e gli scontri sempre più accesi.


La Clinton accusa Trump di essere razzista e maschilista; Trump dal canto suo contrattacca andando a scavare nel passato nascosto della candidata, chiedendo di indagare all’interno del suo staff, tra le sue emails e addirittura ipotizzando cattive condizioni di salute che non permetterebbero alla Clinton di portare avanti un incarico così impegnativo.


Insomma i due sembrano ormai essere davvero ai ferri corti, ma nonostante le pesanti accuse Hillary Clinton pare tenere testa al suo avversario correndo sempre più dritta verso il traguardo e c’è chi parla già di un altro cambiamento epocale per gli Americani che hanno già mostrato al mondo la loro volontà di cambiamento eleggendo e rieleggendo Obama, il primo presidente di colore nella storia degli Stati Uniti d’America.


La Clinton si prepara così a essere la prima presidente donna americana, il che porterebbe sicuramente un' aria di novità all’interno della casa bianca ma non si può certo parlare di cambiamento epocale e radicale dato che, quella casa Hillary la conosce bene essendo stata già “First Lady” del Presidente Clinton.


Eppure la candidata democratica sembra essere proprio convinta della sua vittoria e a ben vedere gode di un largo e forte consenso da parte del suo elettorato e del mondo politico internazionale.


Nella sua lunga, impegnativa e costosissima campagna elettorale la Clinton sta puntando tutto sul fatto di essere una donna il che è certamente un elemento di novità non trascurabile, ma, se come dice lei, si pone davvero a sostegno della parità di genere, gli elettori non dovrebbero scegliere Hillary Clinton solo perché è una donna, tra l’altro la prima candidata alla presidenza, poiché il Presidente ideale per il paese più importante e potente al mondo, gli Stati Uniti, dovrebbe essere il candidato più preparato, più competente, più affidabile e più credibile.


Cioè, Hillary, puntando tutto sul suo essere donna da un lato toglie importanza alle altre qualità, che sicuramente ha considerata la sua lunga esperienza lavorativa e politica e dall’altro sminuisce al tempo stesso il valore della femminilità, considerato che spesse volte le donne vengono accusate di favoritismi di genere.


E allora, per un confronto davvero democratico e leale, non resta che augurare buona fortuna a entrambi i candidati e … che vinca il migliore!



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