ALTRIMENTI DETTO: FERTILITY DAY
- Alessia Maria Di Biase
- 3 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Sembrava brutto chiamarlo “ giorno per le donne che non hanno figli “ oppure “ ricordiamo alle donne che hanno l’orologio biologico” o ancora “ fate i figli prima che diventiate troppo vecchie” e allora l’hanno chiamata “ Giornata della fertilità” altrimenti detto Fertility Day, perché si sa, con l’accento inglese anche le parole più inutili diventano importanti.
Premesso che tutti sappiamo che ci sono dei tempi tecnici per avere figli e tutti conosciamo le modalità per concepirli, questo giorno appare alquanto inutile anche per altre ragioni.
Il Ministro della salute Lorenzin, portatrice convinta e orgogliosa della proposta, sostiene che questa giornata sia stata indetta solo per ricordare alle donne l’importanza e il valore della fertilità, un argomento, sempre secondo la Lorenzin, del qual non si parla ancora abbastanza.
Ma forse il Ministro, che avrà sicuramente pensato a questa giornata in assoluta buona fede, in altrettanta buona fede ha dimenticato che in Italia non si concepiscono più molti figli non perché non si conoscono bene o abbastanza le regole della fertilità ma per altri e numerosi motivi.
Innanzitutto per concepire un bambino, almeno secondo le strade tradizionali bisogna essere in due, quindi da questo punto di vista il problema fertilità non riguarda soltanto le donne ma anche gli uomini ed è ormai risaputo che oggigiorno le possibilità di incontrare l’anima gemella sono sempre più basse, perché la nostra generazione è la prima che vive a cavallo tra un’educazione tradizionale e un modello di vita alternativo e lo scontro tra passato e presente rende sempre più difficile i nuovi rapporti.
Inoltre, a parte il problema socio-educativo, c’è anche un dato di fatto non trascurabile.
I ragazzi posticipano il momento in cui creare una famiglia perché passano più tempo a studiare, a specializzarsi, ad apprendere e perfezionare le proprie capacità professionali.
Cionondimeno l’Italia è uno dei paesi con il più alto tasso di disoccupazione, trovare un lavoro è diventata un’impresa sempre più impossibile e anche quando lo si trova non è sufficiente o comunque abbastanza stabile da poter assicurare alle giovani coppie di poter anche solo pensare a una vita insieme.
Quindi, cara Ministra grazie per averci ricordato di avere un problema, che tuttavia conosciamo già, ma le saremmo tutti altrettanto grati se oltre a delineare gli elementi della questione ci fornisse anche una tanto attesa soluzione.
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