CO-RAGGI-O
- Alessia Maria Di Biase
- 8 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Voleva portare una ventata d’aria nuova nel panorama della politica romana è ci è riuscita, anzi più che una bella rispolverata ha sollevato una vera e propria tempesta.
Mentre la sua collega di Torino sembra essere svanita nel nulla, Virginia Raggi, è sempre di più nell’occhio del ciclone e a soli pochi mesi dalla sua elezione a sindacA di Roma, si trova nel bel mezzo di un uragano politico che porta alla luce la prima grande crisi dei 5 Stelle.
Apparentemente la Raggi sembra resistere, volge incantata lo sguardo fuori dalla sua finestra e mentre continua ad ammirare le bellezze capitoline la sua giunta cade pezzo dopo pezzo, alla faccia di tutti quei bei valori come la trasparenza, l’onestà, la sincerità dei quali si era fatta orgogliosa porta bandiera in campagna elettorale.
Ma la sindacA non vuole mollare, continua a sostenere i suoi collaboratori, mantiene il punto e per non scivolare troppo più in basso scarica tutto sulle spalle della suprema magistratura chiamata, come al solito, a decidere al posto di qualcun altro.
Certo è che le vicende di mafia capitale, ivi compresa la faccenda rifiuti, non erano affatto ignote ma non si può neppure pretendere che in così pochi mesi di lavoro il Campidoglio tornasse a splendere grazie alla bacchetta magica della nuova prima cittadina che probabilmente è diventata anche capro espiatorio di pregresse responsabilità.
Però, il lato positivo in tutta questa amara faccenda è che finalmente anche i 5Stelle hanno fatto il loro ingresso nella vita reale, nelle problematiche che comporta la gestione amministrativa di una città come Roma; la buona volontà e i buoni propositi sono certamente importati ma non sempre sufficienti a scardinare meccanismi di ingranaggio così tanto arrugginiti.
Qualcuno sostiene che da questa crisi la Raggi ne uscirà più forte di prima, il che ovviamente è ciò che si augura tutto il popolo romano pur sapendo che questa crisi ha portato una profonda ferita nella nuova giunta che potrà probabilmente chiudersi, ma che come tutte le ferite lascerà il segno di una brutta cicatrice.
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