LA RICERCA DELLA FELICITA’
- Alessia Maria Di Biase
- 12 set 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Per il primo giorno di scuola non può esserci per tutti i ragazzi augurio più bello che questa meravigliosa testimonianza; la storia di un giovane ragazzo, uno studente che ha fatto della sua malattia un’esperienza davvero meravigliosa .
La ricerca della felicità” non è solo il titolo di un bel film ma è anche, e soprattutto, il desiderio che ogni uomo ha dentro di sé.
Siamo sempre più travolti e sconvolti da eventi negativi, nella nostra piccola e grande realtà e allora, in un mondo dove le brutte notizie spesso la fanno da padrone, la storia di Andrea Caschetto, per la sua straordinaria bellezza, merita di essere letta e condivisa proprio da tutti. “Andrea, hai un tumore nel cervello. Quando sentii quella frase, non ebbi paura. Forse perché avevo solo 15 anni …L'operazione era difficile, rischiavo di perdere la parola o qualcosa in più. Dopo l’operazione mi ritrovai smemorato e con una concentrazione pessima, non memorizzavo più niente. ..Pian piano svanì il mio sogno di diventare magistrato per combattere contro la mafia.
Quattro anni dopo andai in Africa per la prima volta. Al mio ritorno in Sicilia ero sorpreso, mi ricordavo tutti i volti dei bambini, le attività che avevamo fatto, le emozioni provate... e ho scoperto che tutto ciò che colpisce i nostri sentimenti rimane per sempre nella memoria a lungo termine”.
Questo ragazzo, oggi ha 25 anni, ha sconfitto con forza il suo tumore, ha una laurea, un master e parla quattro lingue.
Partendo dalla sua piccola Sicilia, nel febbraio dell’anno scorso, ha deciso di farsi un regalo molto speciale per la sua guarigione: un viaggio per gli orfanotrofi di tutto il mondo, iniziando proprio dall’Africa, il paese che più di tutti gli è rimasto dentro, passando per il Sud America fino all’Asia. “Anche per questo motivo –racconta- ho deciso di fare questo viaggio, il giro del mondo per gli orfanotrofi. Per ricordarmelo per sempre. Ancora oggi ci sono città del mio viaggio che non mi ricordo come si chiamano, ma pazienza, l'importante è saper far ridere e divertire i bambini. Voglio mettere alla luce del sole la mia bianca cicatrice. Per festeggiare con lei e con i miei piccoli amori il mio vero compleanno, 10 anni di piena vita.
E poi ho un messaggio per tutti voi: non avete bisogno di un tumore per amare qualcosa che possiamo perdere ogni giorno! Affrontate le vostre giornate ringraziando la vita.
Solo così tutti i vostri problemi, non saranno solo tali, ma saranno delle piccole situazioni da trasformare in positività nel miglior tempo possibile. “
Ogni giorno centinaia di persone ammirano e condividono le foto che Andrea posta in rete.
Foto dei suoi viaggi e dei “suoi” bambini.
Si può dire che il suo “mal d’Africa” si è trasformato in un bene che l’ha aiutato a ritrovare la forza e la gioia di vivere. E’ così che Andrea ha ritrovato la sua felicità.
Non bisognerebbe aspettare una malattia così grave, un tragico evento, una sconfitta o una disgrazia per vivere felici, questo è il messaggio che vuole donarci Andrea.
Ogni persona, ogni giorno, combatte una propria battaglia e questo giovane venticinquenne oggi ha una sola missione: insegnare che si può vivere bene anche con poco, che dobbiamo godere di più del nostro tempo e vivere a pieno i nostri giorni …nonostante tutto.
Tutto questo e tanto altro ha raccontato Andrea al Palazzo di vetro del’Onu lo scorso 20 Marzo, durante la sua prima giornata della FELICITA’!!!
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