Ali e Nino, un amore perduto
- Alessia Maria Di Biase
- 4 ott 2016
- Tempo di lettura: 1 min
Queste due statue raccontano la storia di un amore finito in tragedia, ma non per la lotta di classi sociali o la differenza di religioni.
Ali è un azero musulmano che si innamora di una principessa georgiana e cristiana, Nino, i due si incontrano, si innamorano e riescono a stare insieme fino a quando la prima guerra mondiale colpisce la casa di Ali e lui muore.
L’autore del romanzo è sconosciuto, anche se viene attribuito allo pseudonimo di Kurban Said. Nonostante le origini sconosciute, il titolo è diventato un classico della letteratura caucasica ed è considerato il romanzo nazionale dell’Azerbaigian.
La tragedia di questo amore però è stata portata al successo dall'artista georgiana Tamara Kvesitadze, che, ispirata dal romanzo ha realizzato l’opera meglio conosciuta come la “Statua dell’Amore”, composta da due corpi metallici di segmenti trasparenti sovrapposti.
La particolarità dell’opera, oltre alla storia dalla quale è tratta, sta nel fatto che ogni sera alle 7 a Batumi (Georgia), le due figure si incontrano, baciano e si “attraversano” fino ad allontanarsi.
Volendo interpretare l’opera in maniera più ampia si potrebbe addirittura pensare che le due statue ricordano il passaggio della vita su questa terra, i viaggi dei migranti che arrivano nel nostro paese, vengono accolti, lo vivono, lo attraversano e poi lo abbandonano.
La rappresentazione affascina ogni giorno centinaia di persone e turisti e commuove non solo per ciò che l’ha ispirata ma perché rappresenta la storia di tanti amori, di tante persone che si sono cercate, incontrate amate e poi, purtroppo, perdute.
Комментарии