MI RICORDO UN PREMIO NOBEL
- Alessia Maria Di Biase
- 15 ott 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Appena centoventi anni fa nasceva Eugenio Montale e, anche se oltre un secolo di vita può sembrare un periodo di tempo infinito, ciò non è bastato e basterà a dimenticare uno dei più grandi autori di tutti i tempi.
I versi di Montale ancora oggi continuano a suscitare emozioni, a far riflettere, sono letti e apprezzati in tutto il mondo per quello che dice ma soprattutto per come lo dice, versi apparentemente semplici ma composti da parole finemente accostate una all’altra.
E’ una ricerca del significato certosina, quella del poeta, che prova a raccontare i sentimenti più profondi dell’essere umano senza fare appello a eccessivi virtuosismi.
Non stupisce dunque che la mente che abbia creato versi di una così straordinaria bellezza, sia stata giustamente insignita del premio Nobel per la letteratura, premio del quale si è tornati a parlare in questi giorni per la scomparsa di Dario Fo, anche lui premiato nel 1997.
Artista a tutto tondo, scrittore, autore, regista ma anche uomo interessato alla politica, Dario Fo è stato amato e odiato, anche criticato per aver vinto il Nobel, ma non si può negare che, a torto o a ragione, ha dato il suo importante contributo al mondo artistico.
Ovviamente non ci sono soltanto Montale e Fo, volendo guardare oltre i nomi Italiani, nell’elenco dei Premi Nobel spiccano autori come Ernest Hemingway, Hesse, Camus, Pablo Neruda; autori che hanno scritto le pagine più belle della letteratura, romanzi che ancora oggi appassionano centinaia di lettori come se fossero stati scritti ieri.
Ma quest’anno, il riconoscimento più importante che il mondo dell’arte conferisce a chi si è particolarmente distinto in una determinata categoria, è stato avvolto da un’alea di polemica.
Sicuramente Bob Dylan, vincitore del Nobel 2016, è stato un grande cantautore ed è senz’altro vera la motivazione del premio “per aver creato nuove espressioni poetiche all'interno della grande tradizione della canzone americana”, eppure leggendo i nomi dei passati vincitori, il suo sembra un po’ stonare, e viene un po’ difficile accostare le canzoni, seppur belle di Dylan, a un verso come Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale.
I fans del cantautore allora si sono scatenati e lo difendono a spada tratta tuttavia, pur comprendendo la motivazione della giuria, non si può non condividere il pensiero di chi ritiene un po’ eccessivo assegnare un premio così importante a un cantautore, tenuto conto che probabilmente si sarebbe potuto trovare un altro riconoscimento, altrettanto dignitoso, per celebrare il valore dell'artista.
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