LE PAROLE SILENZIOSE DI FRANCESCO
- Alessia Maria Di Biase
- 5 nov 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Chi più chi meno, cattolici o no, siamo tutti rapiti dalle parole, dal fascino e dal carisma di Papa Francesco sempre pronto a dire la sua, anche a costo di andare contro corrente, di guadagnare l’antipatia di qualche “fratello”.
In ogni suo viaggio, in ogni occasione, ogni domenica quando si affaccia alla finestra di Piazza San Pietro, Francesco non risparmia nessuno, la sua è una lettura della parola di Dio in chiave del tutto personale e originale, che non si piega al populismo, all’ovvietà, al perbenismo.
Ciononostante, Francesco resta pur sempre il più alto rappresentante della religione cattolica, il porta voce in assoluto della parola di Dio e perciò che in ogni suo discorso il Papa fa appello alla preghiera, all’amore, alla fratellanza e all’accoglienza.
E, come è giusto che sia, il Papa che difende i più deboli, che chiede accoglienza per i migranti, che implora la fine della guerra in Siria, rapisce e conquista il popolo dei fedeli, i suoi discorsi rimbalzano in tutto il mondo, tutti i giornali né parlano, i commentatori gli enfatizzano, spunto per acute e profonde riflessioni, le parole di Francesco difficilmente passano in osservate.
Tuttavia, c’è qualcosa che ai giornali italiani è sfuggito dell’ultimo viaggio del Papa.
E’ il noto quotidiano francese Le Figaro, tra i primi a divulgare la conferenza stampa di Francesco di ritorno dalla Svezia.
Il Papa, interrogato ancora una volta sulla terribile questione dei migranti, questa volta non si è schierato a favore di un’accoglienza sconfinata, riconoscendo che ogni paese ha i suoi problemi ed è quindi giusto dover aiutare chi ci chiede aiuto e ospitalità non illimitatamente ma “con prudenza”.
In altre parole, anche il Papa ha riconosciuto che è arrivato il momento ti mettere un varco alle porte di ingresso del mediterraneo nell’interesse del paese ospitante oltre che degli stessi migranti, che non trovando il giusto spazio nelle terre di approdo rischiano di restare per sempre “ghettizzati”.
Stranamente però di quest’ ultimo viaggio di Francesco e dei suoi discorsi non ne abbiamo ancora sentito l’eco, come se, anche le parole del Papa fossero diventate ormai pericolosamente silenziose.
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