Si sta come in autunno sugli alberi le foglie.
- Alessia Maria Di BIase
- 23 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Chissà perché gli eventi più tragici scelgono sempre i momenti più belli per venirci a cercare.
E’ passato appena un anno dall’ultimo terremoto e ne è già arrivato un altro.
Polemiche per le case che crollano, discussioni per i terroristi in fuga, la crisi idrica che attanaglia il centro Italia, insomma tra gli scherzi della natura e l’ennesimo attentato questa estate sembra finire nel peggiore dei modi.
Eppure sara' che forse è Agosto, le persone sono in vacanza, non vogliono pensieri , preoccupazioni. .. non vogliono per nessun motivo al mondo rovinarsi le vacanze. . Sarà che non è successo in Francia ma .. quest' attentato in Spagna, così come il terremoto di Ischia non hanno suscitato lo steso clamore mediatico rispetto agli altri. . O sarà che forse ci siamo abituati a convivere anche con il terrore e sotto le case di cartone purchè siano vista mare.
Consapevoli della nostra impotenza davanti a certi fatti, preferiamo far finta di non vedere piuttosto che reagire.
Ora gli esperti inizieranno ad elargire pillole di saggezza scientifica cercando di spiegare, per l’ennesima volta, gli elementi necessari e sufficienti per una costruzione antisismica. Proveranno, invano, a convincerci che non sono i terremoti ad ammazzare le persone ma le cattive costruzioni, quelle belle da vedere, ancor più da vivere ma assolutamente al di fuori di ogni logica architettonica.
Intanto, passata la paura delle prime ore, a Barcellona come ad Ischia le vacanze continuano indisturbate, le forze dell’ordine ci rassicurano sul fatto si aver rafforzato le misure di sicurezza e che quindi non corriamo il rischio di finire sotto un furgone mentre circumnavighiamo il Colosseo.
Tuttavia, malgrado la calma apparente, orami il cittadino vive in uno stato inconscio di paura, come i “Soldati” nella poesia di Ungaretti, nel costante timore di essere attaccati, ormai si sta così: Si sta come in autunno sugli alberi le foglie.
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